Nel 2013, a seguito di un terribile naufragio che ha visto morire 366 persone a largo di Lampedusa, il governo italiano decise di rafforzare il dispositivo nazionale per il pattugliamento del Canale di Sicilia autorizzando una missione militare e umanitaria per prestare soccorso ai migranti ed evitare il ripetersi di altri tragici eventi nel Mediterraneo. Parallelamente alle operazioni di salvataggio, si è messa in atto una rete di accoglienza su tutto il territorio nazionale in grado di garantire un’idonea sistemazione abitativa alle persone tratte in salvo e una serie di azioni di supporto in attesa del perfezionamento della procedura intesa al riconoscimento della protezione internazionale quali la tutela della salute, la formazione linguistica e professionale, l’assistenza legale, l’inserimento nel mondo del lavoro, nell’ottica di renderle progressivamente autonome.

La Caritas, attraverso la Cooperativa sociale “Madonna della Carità”, garantisce assistenza a 120 migranti inviati dalla Prefettura di Rimini, distribuiti in undici strutture.